COMUNICATO STAMPA n. 0099
Migranti: presentato il rapporto Esodi/Exodi
La mappa web interattiva è stata messa a punto da Medici per i diritti umani. Il presidente del Consiglio, Giani: "Rapporti come questo sono utilissimi per comprendere e governare il fenomeno". Il presidente della commissione per le politiche dell'Unione europea, Fattori: "Conoscere per rispettare doveri umani e istituzionali di accoglienza". La vicepresidente della commissione Meucci: "Mediterraneo e Africa al centro dei progetti di cooperazione toscani"
31 gennaio 2017
Firenze – Esodi/Exodi è una mappa web interattiva delle rotte migratorie dai paesi sub-sahariani verso l'Europa, messa a punto dagli operatori di Medu (Medici per i diritti umani), che è stata presentata questo pomeriggio nella sala Gigli del Consiglio regionale. L'appuntamento è stato organizzato dalla commissione per le Politiche dell'Unione europea e gli affari istituzionali. "Comprendere appieno fenomeni come quello migratorio è essenziale, per le istituzioni, al fine di poterlo governare – è il commento del presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani -. Per questo rapporti come quello presentato oggi sono indubbiamente molto utili".
Il presidente della commissione Europa, Tommaso Fattori è intervenuto definendo l'opportunità di parlare di rotte migratorie attraverso la mappa interattiva "una preziosa occasione per conoscere direttamente vite ed esperienze del viaggio di coloro che troppo spesso sono trattati come meri numeri statistici". Una comprensione che "si traduce nel dovere umano dell'accoglienza e nel dovere istituzionale del pieno rispetto delle convenzioni internazionali che ci obbligano a dare protezione e nuova opportunità di inserimento sociale e lavorativo a chi fugge da situazioni tragiche, da conflitti e persecuzioni".
Le dinamiche dei flussi migratori "hanno messo a dura prova la capacità di risposta dell'Unione europea e in qualche misura la stabilità dell'Europa stessa, che vede al suo interno Stati che hanno messo in discussione lo stesso sistema Shengen con l'introduzione dei controlli alle proprie frontiere interne. La risposta dell'Europa – ha aggiunto Fattori - non può essere quella di delegare le politiche migratorie a paesi confinanti che non rispettano i diritti umani"; bensì di "far funzionare la strategia di ricollocamento dei migranti su tutto il territorio europeo e di ristabilire le quote legali che consentono l'ingresso regolare".
In Regione Toscana, ha continuato il presidente della commissione Europa, "dobbiamo fare la nostra parte", "implementando il modello Sprar" e monitorando "l'effettivo funzionamento del nostro modello di accoglienza diffuso", anche per evitare che ciò che è sulla carta si distanzi da ciò che è nella realtà. "Non ho mai condiviso le motivazioni 'utilitaristiche' dell'accoglienza – ha concluso Fattori -, perché 'prima' vengono le motivazioni etiche e il rispetto dei diritti umani. Ma non vi è dubbio che dei migranti hanno anche bisogno la nostra economia e il nostro sistema di welfare".
Per la vicepresidente della Commissione, Elisabetta Meucci "La Toscana oltre ad essere da sempre terra d'accoglienza ha da lunghissimo tempo messo il Mediterraneo e l'Africa al centro dei suoi progetti di cooperazione internazionale". "Accanto alle tradizionali iniziative di accoglienza e integrazione – ha aggiunto Meucci -, la Regione ha già messo nero su bianco nel Programma regionale di sviluppo 2016-2020 concrete azioni di 'co-sviluppo'. A tale scopo è pensato il progetto regionale 'Attività e cooperazione internazionale e nel Mediterraneo, Medio Oriente e Africa Subsahariana', che indirettamente persegue la lotta alla povertà e all'esclusione sociale 'esportando'altrove il modello toscano dello sviluppo locale".
All'incontro ha partecipato il consigliere Roberto Salvini.
Esodi/Exodi è basata sulle testimonianze di mille migranti provenienti da Eritrea, Gambia, Nigeria, Senegal, Mali, Costa d'Avorio, Etiopia, Sudan ed altri paesi sub-sahariani. Cinque le rotte terrestri principali dall'Africa occidentale e dal Corno d'Africa all'Algeria, alla Libia e all'Egitto. Tra i fattori che spingono alla migrazione, in meno di un caso su dieci si tratta di motivazioni economiche. Indipendentemente dalle ragioni della fuga, tutti affrontano drammatiche condizioni nell'attraversare il deserto ed il Mediterraneo. Nove testimoni su dieci sono stati vittime di violenza intenzionale, di tortura e di trattamenti inumani e degradanti nel paese di origine e/o lungo la rotta migratoria. Dei 1.000 migranti assistiti da Medu, 870 sono uomini e 130 donne; l'età media è di 26 anni. Tra di essi 133 minori quasi tutti incontrati negli insediamenti informali di Roma.
A presentare il rapporto è stato Alberto Barbieri, coordinatore nazionale Medu; sono intervenuti Maria Josè Caldes (Centro salute globale – Regione Toscana)e Andrea Grillo (Ausl Nord-ovest). Durante l'incontro un'introduzione musicale e alcune letture di testimonianza dal rapporto. (cem)
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