COMUNICATO STAMPA n. 0813
Fondi comunitari: interruzione finanziamenti, ecco i motivi
Audizione dell’ autorità di gestione Albino Caporale in Commissione per le politiche europee. Sono stati bloccati pagamenti per 50 milioni. Il presidente Marco Taradash (PdL): “Restiamo in attesa delle carte”. Il quadro dell’utilizzo delle risorse provincia per provincia
25 luglio 2013
Firenze – “Restiamo in attesa delle carte: la lettera della Commissione Europea con i rilievi sull’utilizzo dei fondi e la risposta dell’amministrazione regionale. Dovrebbe essere normale che una commissione del Consiglio sia informata delle contestazioni dalla Giunta e non dalla stampa”.
Lo ha dichiarato il presidente della Commissione per le politiche dell’Unione europea e gli Affari internazionali, Marco Taradash (PdL), dopo aver ascoltato Albino Caporale, Autorità di gestione dei fondi comunitari (POR CRO Fesr 2007-2013).
L’audizione era stata richiesta sull’utilizzo delle risorse comunitarie nelle varie province toscane, ma la recente decisione della Commissione Europea di interrompere i finanziamenti, in attesa di chiarimenti su alcune contestazioni, non poteva restare senza un approfondimento.
Caporale ha precisato che sono circa 50 milioni le richieste di pagamento bloccate. Un controllo di secondo livello, cioè una verifica sui controlli fatti e sulle loro modalità, ha suscitato qualche perplessità nei funzionari comunitari. Sotto accusa sono finite alcune varianti sulle opere pubbliche, previste dalle leggi regionale e nazionale sugli appalti, ma potenzialmente in contrasto con le direttive comunitarie. Due di esse riguardano la realizzazione della tramvia di Firenze. Contestazioni anche sulla scelta di utilizzare la Fondazione Sistema Toscana per la gestione di finanziamenti sulla promozione. Nel complesso si tratta di otto rilievi, ai quali Caporale ha assicurato sarà data esauriente risposta. Nel frattempo i finanziamenti sono interrotti. C’è il rischio di una successiva sospensione, se le risposte non saranno considerate esaurienti e l’incidenza degli importi contestati supera il 2% delle risorse complessive.
Esaurito questo ‘fuori programma’, la commissione ha esaminato i dati sull’utilizzo dei fondi comunitari nelle varie province toscane. Sono stati 3.741 i progetti finanziati al dicembre dello scorso anno, per investimenti ammessi di quasi 1 miliardo e 686 milioni di euro. La spesa pubblica ammessa è di oltre 1 miliardo e 151 milioni, con un contributo pubblico concesso di quasi 915 milioni. I progetti già conclusi con il saldo del contributo pubblico 1364. Ecco la ripartizione per provincia dei progetti finanziati: Firenze, 937; Arezzo, 390; Grosseto, 112; Livorno, 198; Lucca, 324; Massa Carrara, 158; Pisa, 604; Prato, 244; Pistoia, 200; Siena, 303. A questi si aggiungono 271 progetti interprovinciali: 10 su fondi per l’ingegneria finanziaria (garanzie e prestiti agevolati), 260 di assistenza tecnica ed il progetto strategico del Ministero per lo sviluppo economico sulla banda larga.
Sono stati 2.190 i progetti realizzati dalle imprese che beneficiano degli strumenti di ingegneria finanziaria: Firenze, 581; Arezzo, 501; Grosseto, 57; Livorno, 78; Lucca, 246; Massa Carrara, 119; Pisa, 224; Prato, 159; Pistoia, 109; Siena, 116. Gli investimenti ammessi sono stati pari a quasi 550 milioni di euro, con garanzie rilasciate, prestiti concessi e partecipazioni a capitale di rischio per oltre 326 milioni e 760 mila euro.
“Il dato che emerge - ha fatto osservare il presidente della commissione Marco Taradash - è che alcune province sono molto più attive di altre nell’utilizzo dei fondi comunitari”. (dp)
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