COMUNICATO STAMPA n. 1217
Rifiuti: la Toscana apre la stagione del riciclo
Sopralluogo delle commissioni Ambiente e Speciali Rifiuti alla Revet di Pontedera. Da marzo 2009 l’azienda immetterà sul mercato manufatti di produzione propria. Raccolta differenziata al 36 per cento. Erasmo D’Angelis: “Creare l’industria dei rifiuti, diminuire la produzione e spingere sul riuso”. Paolo Marcheschi: “L’azienda può finalmente giocare un ruolo diverso. Sì al potenziamento del mercato”
1 ottobre 2009
Pontedera – Da rifiuto a prodotto. Tavoli, sedie, fioriere, staccionate, barriere fonoassorbenti, cestini e molto altro. Alla Revet i rifiuti diventano “articoli da collocare sul mercato”, perché la soluzione per il ciclo di smaltimento dei rifiuti che in Toscana “scricchiola”, ruota attorno alla qualità della raccolta differenziata, alla tracciabilità, all’apertura al mercato del riuso.
A sostenerlo, il presidente della società specializzata nella raccolta, trattamento e recupero di materiali Valerio Caramassi. “Raccogliere non significa riciclare”, ha chiarito Caramassi alle commissioni Ambiente e Speciale rifiuti, presiedute rispettivamente da Erasmo D’Angelis (Pd) e Paolo Marcheschi (Fi-Pdl), in visita all’impianto di Pontedera (Pi).
“Quale che sia il metodo che si vuole utilizzare, che sia a cassonetto o il porta a porta, è dalla qualità di quello che viene conferito che dipende quanto davvero si può riciclare”. Qualità che secondo Revet deve andare a braccetto con la `tracciabilità delle raccolte differenziate della Toscana”. In buona sostanza, far vedere come il riciclato diventa prodotto. Una filosofia che Revet ha sposato e inserito nel nuovo piano industriale, che la vede e la vuole da “azienda dei rifiuti a società produttrice di manufatti”.
Per il presidente della commissione Ambiente Erasmo D’Angelis, “Incentivare la qualità della raccolta differenziata che in Toscana tocca il 36 per cento, spingere sul riuso favorendo la riduzione e frenare così il trend di crescita degli urbani, sono le mosse da fare per chiudere il ciclo e rendere sicuro il nostro sistema di smaltimento. Produciamo 2 kg di rifiuti a testa al giorno, 2.5 milioni di tonnellate l’anno”. “Le nostre potenzialità - ha concluso D’Angelis - sono enormi ma le istituzioni per prime devono essere maestre attraverso l’acquisto di materiali riciclati”.
Per il presidente della commissione Speciale Paolo Marcheschi “Revet può finalmente giocare un ruolo diverso. La svolta annunciata dall’azienda potrebbe far funzionare l’anello del riciclo, fondamentale per una corretta gestione dell’intero sistema dei rifiuti urbani”. Per Marcheschi, la “visita di oggi conferma che occorre incentivare non tanto gli strumenti di raccolta, quanto il potenziamento del mercato del riuso”. “La differenziata è utile – ha concluso - ma insufficiente per marcare obiettivi di un ciclo economicamente efficiente e compatibile con l’ambiente”. (f.cio)
Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana